Acqui Terme

Accesso
La città è ben collegata: la stazione ferroviaria è sulla linea Alessandria-Savona, mentre l'autostrada (uscita Ovada) dista 25 km. Gli aeroporti più vicini sono Genova (70 km) e Milano Linate (100 km).
Introduzione
Adagiata sulle dolci colline dell'Alto Monferrato, lungo le rive del fiume Bormida, Acqui Terme è una delle perle del Piemonte meridionale. Conosciuta fin dall'antichità per le sue acque termali che sgorgano a temperature impressionanti, questa città di circa 20.000 abitanti unisce storia millenaria, benessere e tradizioni enogastronomiche. L'iconica Bollente, fontana nel centro storico da cui zampilla acqua a 75°C, ne è il simbolo indiscusso. Fondata come Aquae Statiellae in epoca romana, Acqui Terme conserva un fascino elegante, con il suo patrimonio architettonico che spazia dal romanico al liberty, immerso in un paesaggio di vigneti che producono alcuni dei vini più rinomati del territorio.
Descrizione
Il territorio acquese si distende tra la valle della Bormida e le prime alture dell'Appennino Ligure, con un'altitudine che varia dai 150 ai 400 metri. Oltre al fiume Bormida, che disegna suggestive anse, il panorama è caratterizzato da colline ricoperte di vigneti - celebre quello del Dolcetto d'Acqui - e boschi di querce e castagni. Le frazioni di Moirano e Lussito mantengono intatto il carattere rurale, mentre la zona termale di Borgo Bagni ospita gli stabilimenti moderni accanto alle antiche terme romane.
Le origini di Acqui risalgono ai Liguri Statielli, ma fu con i Romani (II secolo a.C.) che divenne un importante centro termale e nodo viario lungo la via Aemilia Scauri. Nel Medioevo fu contesa tra Longobardi, Franchi e Marchesi del Monferrato, mentre il periodo d'oro arrivò con i Savoia, quando venne costruito il Castello dei Paleologi (oggi sede del Museo Archeologico). Tra i personaggi illustri spiccano San Guido, patrono della città, e il poeta Giorgio Caproni, che qui trascorse parte della giovinezza.
L'economia ruota attorno a tre pilastri: il turismo termale, con strutture all'avanguardia che sfruttano le acque sulfuree per cure reumatologiche e respiratorie; l'enogastronomia, con produzioni d'eccellenza come il Brachetto d'Acqui DOCG e i tartufi delle colline circostanti; e l'industria, in particolare vetraria e metalmeccanica. L'artigianato locale vanta la lavorazione del legno e la produzione di ceramiche artistiche.
La cultura acquese si esprime nelle tradizioni come la Fiera di San Guido (seconda domenica di luglio), con processioni storiche e stand enogastronomici, e la Festa della Bollente (agosto), che celebra la fontana simbolo della città. La cucina tipica unisce i sapori del Monferrato e della Liguria: dai tajarin al tartufo alla bagna càuda, fino ai celebri amaretti di Acqui. Tra i monumenti da non perdere spiccano il Duomo romanico (XI secolo), con il suo campanile ottagonale, e il Ponte Carlo Alberto, elegante struttura in ferro sullo stile delle passerelle parigine.
Per gli amanti del turismo lento, Acqui è punto di partenza per la Strada del Vino del Monferrato, che collega cantine e borghi storici, e per escursioni nella Riserva naturale della Valle Bormida. I percorsi termali guidano alla scoperta delle antiche fonti, mentre i dintorni offrono castelli come quello di Melazzo e siti archeologici romani. Una curiosità? La leggenda del "Tesoro di Aleramo", che si narra sia nascosto nei sotterranei del castello.
Informazioni
Superficie: 33,42km²
Altitudine: 156m
Maggior elevazione: 405m - Bric della Maddalena
Numero abitanti: 18.975 al 31.12.24
Nome in dialetto: Àich
Nome abitanti: acquesi
Santo patrono: San Guido, festeggiato la seconda domenica di luglio
Comuni confinanti: Strevi, Alice Bel Colle, Cavatore, Grognardo, Melazzo, Montabone, Ricaldone, Terzo, Visone
Sito internet: www.comune.acquiterme.al.it
Collections
copertina: Alessio Sbarbaro User_talk:Yoggysot - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=16375488